Perché il prezzo dell'energia elettrica oggi è così alto?

Da come circola l’energia elettrica al modo in cui ne viene determinato il prezzo, abbiamo cercato di chiarire qualche aspetto di un settore estremamente complesso per spiegare perché il rincaro dell’energia sta interessando anche le fonti rinnovabili.

Mercato energetico
Prezzo energia elettrica

Come circola l’energia elettrica?

L’energia elettrica, indipendentemente dalla fonte di provenienza, viene immessa in un’unica rete nazionale che la porta nelle nostre case.

Sebbene non esista una rete dedicata alle energie rinnovabili, optare per energia pulita contribuisce a rendere il mix energetico nazionale, ovvero la composizione delle fonti energetiche primarie, maggiormente green e quindi ad abbassare i prezzi. 

Ma come avviene questo? 

Per capirlo è necessario comprendere il meccanismo con cui viene determinato il prezzo dell’energia, partendo dal funzionamento del mercato. 

Che tipo di mercato è quello energetico? 

Dal 1999, a seguito del Decreto Bersani, il settore dell’energia elettrica in Italia è passato da essere una sorta di monopolio, in cui Enel possedeva più dell’80% della rete e quindi dei clienti, ad essere un mercato libero, dove le persone e le imprese hanno da allora la possibilità di scegliere il fornitore che meglio risponde alle loro esigenze.

Il decreto ha ufficializzato un processo messo in atto dalla direttiva 96/92/CE, emanata a livello europeo nel 1996 e volta a creare un mercato libero dell’energia elettrica. 

Come viene determinato il prezzo dell’energia elettrica?

Il costo all'ingrosso di tutta l'energia, rinnovabile e non, è determinato dalla fonte energetica più costosa - attualmente spesso il gas in Italia e in molti altri paesi.

Infatti, quotidianamente sulla base di una stima del fabbisogno di energia, viene acquistata in primis l’energia con costi minori, tipicamente la rinnovabile dove non ci sono costi di estrazione e di raffinazione, e a seguire energia proveniente da fonti che implicano costi maggiori, come i combustibili fossili, tra cui il gas. La fonte più costosa (l’ultima necessaria a coprire il fabbisogno - in questo momento quasi sempre il gas) determina il prezzo di tutte le altre.

Questo sistema era stato impostato per dare la possibilità alle energie rinnovabili di far parte del mix energetico in un momento in cui la loro produzione era più costosa rispetto alle altre fonti energetiche. Ora la situazione si è invertita, ma il sistema è rimasto lo stesso: l’energia rinnovabile risulta al momento la più economica, non avendo costi di estrazione e raffinazione, ma è il gas, la fonte più costosa, a determinare il prezzo di tutta l’energia, rinnovabile compresa.

Cosa comporta questo sistema oggi?

Da questo consegue che paesi che investono maggiormente in fonti rinnovabili e che  hanno quindi a disposizione maggiore energia pulita da acquistare, possiedono un mix energetico più pulito, dovendo ricorrere al gas o a combustibili fossili generalmente in quantità minori.

In Italia il prezzo dell'elettricità al momento è invece molto alto, perché prodotta in gran parte a partire dal gas.

Che cosa fare per migliorare il mercato?

Come consumatori

Scegliere fornitori di energie rinnovabili contribuisce a rendere il mercato energetico maggiormente sostenibile e ad abbassare il prezzo dell'energia elettrica che circola nella rete.

 A livello istituzionale

Una delle opzioni discusse in questo momento è la separazione del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, in modo che i rispettivi prezzi possano essere determinati indipendentemente l’uno dall’altro.

Infine ultimamente si discute molto su soluzioni volte a semplificare la burocrazia - allo stato attuale sono in pausa oltre 500 progetti, un terzo dei quali incentrati sull’energia fotovoltaica - e alla creazione di un quadro normativo unico che renda tutti i processi più chiari e lineari, tema da approfondire nell'ultimo report di Legambiente.

Pubblicato il 3 ottobre 2022
Alessandra Corsi
Alessandra CorsiContent Strategist

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